Nel mondo del marketing e, più nello specifico, nel settore degli eventi, l’uso della gamification – ovvero l’applicazione di maccanismi di gioco in contesti non ludici – sta diventando sempre più popolare, specialmente con il diffondersi degli eventi ibridi o totalmente digitali.
Solitamente, gli organizzatori che implementano questa strategia si prospettano di aumentare l’engagement dei partecipanti, attirare utenti o potenziali clienti e – in generale – supportare il raggiungimento degli obiettivi. Ma, se pianificata in modo errato o non adeguato, la gamification può lasciare la tua audience annoiata e non interessata al tuo evento o, nel peggiore dei casi, danneggiare le tue relazioni con sponsor, espositori e altri clienti.
Per implementare al meglio questa strategia, andiamo quindi a chiarire il concetto di gamification e come puoi integrarla nel tuo evento.
Cos’è la gamification?
Si tratta di una strategia che utilizza il game design e altre tecniche prese a prestito dai giochi, in contesti non ludici e che hanno lo scopo di attirare utenti o potenziali clienti, coinvolgendoli nelle attività proposte e interessandoli ai servizi offerti in maniera non convenzionale.
Come si può intuire, implementare la gamification nel tuo evento in modo corretto può portare molteplici benefici:
- aumentare divertimento e coinvolgimento dei partecipanti
- aumentare il traffico e le presenze agli eventi
- promuovere la creazione di connessioni di valore e networking
- acquisire nuovi lead qualificati
- incrementare la brand awareness, l’interesse e la fidelizzazione
- conoscere meglio l’audience e misurarne la soddisfazione
- motivare i dipendenti
- migliorare i risultati e le performance.
Possiamo comunque identificare due obiettivi principali: creare interesse per il messaggio che si vuole comunicare e stimolare un comportamento attivo e misurabile.
Per raggiungere questi obiettivi esistono numerose meccaniche di gioco che puoi implementare nel tuo evento, flessibili e adattabili al medium, al target, ai risultati ricercati e molte altre variabili. Eccone alcune:
- livelli da raggiungere;
- barre di progresso;
- elementi sbloccabili;
- sfide e competizioni con classifiche;
- punti e ricompense (es. badge/distintivi digitali);
- premi finali (es. accesso a contenuti esclusivi, buoni sconto, premi degli sponsor ecc).
Implementare la gamification in modo efficace
Pianificare la gamification correttamente è fondamentale per raggiungere i tuoi obiettivi e godere di tutti gli altri benefici. Per implementarla in modo efficace prendi come struttura base le seguenti fasi:
- Definisci gli obiettivi: stabilisci quali sono le attività o i comportamenti che vuoi incoraggiare e quali sono gli obiettivi che vuoi raggiungere.
- Conosci il tuo pubblico: la buona progettazione della gamification deve incentrarsi sull’utente, per questo motivo è fondamentale riuscire a comprendere il suo modo di pensare e cosa lo spinge a compiere determinate azioni; solo dopo aver compreso le motivazioni del pubblico potrai stabilire un sistema di premi e di incentivi adatto alla tipologia di utente.
- Scegli le modalità di gioco da integrare: seleziona le più appropriate in base agli obiettivi dell’evento e alle caratteristiche del pubblico, utilizzando elementi come badge, punti, classifiche, sfide e premi in modo strategico nelle diverse fasi dell’evento.
- Misura e migliora: raccogli feedback e altri dati per misurare l’efficacia delle attività implementate; analizza metriche come il livello di partecipazione, l’interazione e la soddisfazione dei partecipanti per apportare modifiche e miglioramenti nelle edizioni future dell’evento.
Prendi in considerazione anche altri fattori come il budget e la tecnologia a cui affidarti; potresti scegliere un’app per eventi all-in-one come LetzFair, ti permetterebbe infatti di ridurre i costi complessivi e gestire tutte le fasi del tuo evento – gamification inclusa – con una sola piattaforma.
Pianifica le attività usando lo “stato di flow”
Quando selezioni le modalità di gioco da implementare nel tuo evento ,prendi in considerazione lo “stato di flow” o stato di flusso, uno stato di coscienza in cui la persona è completamente immersa in un’attività. Riuscire a far raggiungere questo stato mentale ai partecipanti significa aumenta l’esperienza dell’utente, migliorando l’engagement e la soddisfazione.
Ecco come puoi utilizzare il framework del flow in un contesto di gamification:
- Bilancia il livello di difficoltà con le abilità dei giocatori, per evitare che gli utenti si annoino o che si sentano frustrati o più inclini ad abbandonare;
- Fornisci feedback in tempo reale agli utenti sulle attività che stanno svolgendo;
- Progetta le missioni seguendo i principi della psicologia motivazionale per incentivare il partecipante a continuare il percorso e a raggiungere gli obiettivi di gioco.
Un esempio di successo
Un esempio emblematico di come la gamification possa apportare benefici a un evento è il FantaSanremo.
Lanciato nel 2021 come fantasy game, ha permesso agli spettatori del Festival di Sanremo di diventare veri e propri giocatori e – nonostante non sia stato sviluppato direttamente dagli organizzatori del programma televisivo – ha generato benefici anche per il Festival e per gli artisti che vi partecipano.
Come funziona?
In base alle edizioni, dopo la registrazione ogni partecipante forma una squadra composta da un determinato numero di artisti in gara (in passato è stato persino utilizzata una moneta virtuale chiamata “Baudo”). A ogni cantante in gara vengono assegnate determinate quotazioni (es. Annalisa vale 20 punti (o Baudi), Måneskin 23 punti, ecc) e ogni giocatore dovrà valutare come spendere i suoi 100 Baudi per formare la squadra.
È anche possibile creare delle leghe private per sfidare i propri amici e familiari.
Il punteggio del giocatore dipende dalle azioni degli artisti durante gli episodi del Festival; i bonus e i malus vengono indicati sul sito ufficiale del gioco dall’inizio del Festival, fino alla puntata finale. Vince chi, alla fine del Festival, ha totalizzato il maggior numero di punti.
Arrivato sul web nel 2021, il FantaSanremo ha generato fin da subito molto interesse (vennero create oltre 50mila squadre); interesse che, grazie ai continui miglioramenti alla piattaforma e la partecipazione di personaggi famosi – inclusi gli artisti stessi, è aumentato ogni edizione.
Nel 2024 le squadre del FantaSanremo hanno superato i 4 milioni.
La gamification del FantaSanremo
Il FantaSanremo è riuscito a trasformare un evento con oltre 70 anni di storia in un’esperienza interattiva, coinvolgendo sia gli spettatori che gli artisti partecipanti.
Gli artisti ne hanno beneficiato sui social, sia in termini di follower (oltre 260mila utenti hanno iniziato a seguire uno degli artisti in gara) sia per quanto riguarda le interazioni (oltre 1 milione, quando si sommano quelle degli artisti principali). Per quanto riguarda il Festival invece, oltre a trarne anch’esso vantaggio sui social (146.540 follower in più tra Instagram e TikTok e oltre 3 milioni di interazioni), anche lo share ne ha beneficiato, superando il 65%, un trend in continuo aumento dal 2021, quando il FantaSanremo è nato.
Il Festival e i suoi artisti hanno potuto beneficiare di questo strumento di gamification senza esserne neanche proprietari, dimostrando come esso sia un potente catalizzatore di attenzione, passione e coinvolgimento sotto tutti i punti di vista.
Conclusioni
La gamification è una strategia che può essere utilizzata per coinvolgere e fidelizzare i partecipanti, motivare alla produttività e aumentare le performance.
Gli eventi rischiano di non essere entusiasmanti come si desiderava, pertanto la gamification – che essa venga applicata come fattore secondario oppure sia una costante durante la rassegna – può essere la soluzione ideale per animarli e, al contempo, creare un legame sempre più forte con gli utenti.
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